6 dicembre 2018
5 giochi tipici della tradizione natalizia
Ah, il Natale. Che periodo magico. Per le mamme che riabbracciano i figli lontani e viceversa, per i bimbi che non vedono l’ora di fare l’albero salvo poi dimenticarsene totalmente quando si deve disfare – tanto chi ci pensa è sempre la mamma, ça va sans dire – e che aspettano impazienti l’arrivo di Babbo Natale con tanto di regali al seguito. Non c’è che dire, una manna dal cielo per tutti. Se poi ci aggiungiamo le tradizioni religiose, gli addobbi nelle strade delle nostre città, il cibo e il calore che solo lo stare in famiglia sa dare, è facile capire perché tutti aspettiamo tanto questo periodo durante l’anno. Sì, non giriamoci intorno. Natale è stare in famiglia. D’altronde, come dice il detto? “Natale con i tuoi, Pasqua…pure!” Ok, l’originale non era proprio così, ma questa rivisitazione ci fa capire quanto le festività, e in particolar modo il Natale, siano sentite anche perché è grazie a questi momenti di riunione familiare che si costruiscono tradizioni e ricordi che restano nella nostra memoria per sempre. Ogni famiglia ha le sue usanze: c’è chi prepara l’albero in occasione dell’8 dicembre, chi aspetta la poesia recitata dai bambini, chi ricorre alle stesse, storiche e tradizionali ricette. E tra questi riti, dulcis in fundo, come non citare anche i giochi tipici della tradizione natalizia. Tanti sono i giochi, nuovi ma anche intramontabili, con cui possiamo intrattenerci. Un po’ per digerire – diciamocelo! - un po’ per divertirsi tutti insieme in famiglia.Su quali puntare in queste festività?
1 – La tombola: tra il solito “ambo” pronunciato al primo numero estratto dal “mascalzone” di famiglia, alla cugina fortunata che nel giro di 5 minuti riesce a fare terno, quaterna e cinquina mentre voi appena siete riusciti a coprire tre-quattro numeri, è sicuramente il gioco natalizio per eccellenza. In genere partecipano tante persone, soprattutto per dare senso alle vincite. Cartelle con numeri, la zia che non osa sfidare la tradizione scegliendo tre cartelle della stessa serie, novanta numeri da estrarre e premi in ordine crescente di valore. Certo, se avete lo stomaco pieno, provoca un po’ di sonnolenza, ma la suspance creata dal “croupier” che annuncia i numeri e la voglia di riscattare anni di cospicue perdite con un sonoro “Tombola!”, valgono qualche tentativo. 2 – Il Sinco: forse meno conosciuto al nord di quanto lo sia al sud, è un’alternativa più frizzante e dinamica della tombola.Come funziona?
Si gioca con un mazzo di carte Napoletane, ogni giocatore sceglie la sua cartella sulla quale sono raffigurate 25 carte da gioco. Le carte vengono scoperte in sequenza, una alla volta, e i giocatori coprono con una fiche sulla cartella le carte chiamate, proprio come nella tombola. Prima di iniziare ogni partita, il “mazziere” raccoglie da ogni giocatore la somma stabilita per giocare, e la divide nei contenitori della vincita che sono 5:- il Centro, il più facile da vincere, dal giocatore che per primo copre il centro;
- il Sinco, vinto dal giocatore che per primo copre cinque carte consecutivamente (in diagonale, orizzontale o verticale);
- l’Angolo, vinto dal giocatore che copre per primo le 4 carte poste agli angoli della cartella;
- il Rombo, vinto dal giocatore che per primo copre le 4 carte che circondano il centro;
- il Poker, vinto dal giocatore che per primo copre le prime 4 carte poste in alto a sinistra e che di solito scatena simpatiche “liti” visto che è il premio più difficile da vincere e per questo più cospicuo.